Mia cara Berenice,
la trasferta veneta sta andando benissimo, ti ringrazio, talmente bene che è come se stessi visitando la regione un numero esponenziale di volte: una sorta di Multiverso Marvel in cui ogni dimensione parallela è il Veneto.
Mi spiego.
Letteralmente appena arrivato in stazione, mio padre mi ha chiesto se avessi visto in TV il passaggio del Giro d’Italia in città. Da lì, il discorso è naturalmente virato sullo scandalo che ha investito l’Associazione Nazionale Alpini. Le presunte molestie sessuali all’Adunata Nazionale di Rimini? No. La Sezione locale aveva diligentemente predisposto una grande scritta di saluto per l’elicottero della TV di Stato; quest’ultimo, tuttavia, non si è degnato di fare la sua ronzante comparsa. La stampa locale si è incaricata di dare il debito risalto al disappunto della Sezione e della cittadinanza.
Un palazzo del Comune in centro storico ospitava una mostra pittorica e fotografica dedicata ai Colli del Prosecco, dichiarati con gran fanfara Patrimonio UNESCO e ivi ritratti da artisti locali. Il Museo dell’Alpino, invece, proponeva una collezione dedicata all’Africa Italiana; l’ex militare di presidio mi ha caldeggiato con particolare orgoglio una rara uniforme coloniale dei bersaglieri.
La sera successiva, abbiamo pranzato a una sagra nelle vicinanze. Credo di averti già descritto dettagliatamente queste manifestazioni: grandi tensostrutture, giostrine, tavole e panche di legno, carne grigliata e polenta servite in vassoi di plastica da giovani volontari, incasso devoluto alla Parrocchia o alla Pro Loco. Dopo due soffocanti anni di pandemia, il tendone rigurgitava e siamo riusciti a sederci solo grazie ai buoni uffici di un paio di conoscenti. Era del resto tardissimo per il Nord, le diciannove e quaranta! Infatti, un cartello penzolante dal tavolo più vicino all’ingresso avvertiva che il capriolo era finito.
Dopo cena, abbiamo fatto visita a dei parenti con una cantina. Il giovanissimo titolare voleva acquistare un quarto trattore, la madre si opponeva e teneva vigorosamente il punto. Hanno tenuto a farci assaggiare del brut e del rosé.
Se vedemo!
Stan