Marea e risacca

Mia cara Berenice,

non ricordo se te l’avevo detto, ma il mio nuovo ufficio si trova esattamente sopra Galleria Alberto Sordi, salotto buono di sapore milanese che attualmente ospita un costoso bar e un’enorme libreria Feltrinelli. Quest’ultima organizza spesso, appunto sotto le volte, eventi di un certo spessore: solo di recente, ho visto sul palco degli oratori l’ex Primo Ministro Prof. Conte e il celebre scrittore Saviano.

A breve, la libreria chiuderà per la ristrutturazione della galleria e, secondo la stampa locale, potrebbe non riaprire. Se ne lamentavano le colleghe in chat, deplorando come il turismo di massa getti sul centro storico un tappeto polveroso e soffocante di negozi di abbigliamento e paccottiglia.

Questo stamattina. Nel pomeriggio ho fatto, com’è mia abitudine quando salgo in Veneto, un giro nel centro di C., città sui quarantamila abitanti, già simbolo dell’esplosione economica del Nord Est e candidata a capoluogo di provincia. Mi era stato anticipato che non avrei trovato quelle vie e piazze in buono stato, come d’altronde le volte precedenti. In effetti, non erano poche le vetrine vuote, ma ho notato anche qualcos’altro, un insolito fiorire di gallerie d’arte facenti corona a ben due mostre e ai manifesti di una cena rinascimentale, tenutasi proprio la sera precedente in un ex convento a ridosso del castello.

Insomma, pareva quasi di trovarsi nel quartiere bruxellese di Sablon, ma con una differenza sostanziale. Lì l’industria culturale fungeva da naturale complemento a una piccola città abbondantemente foraggiata da Quartier Generale NATO, Istituzioni europee, Governo belga nazionale e metropolitano, settore privato. Qui, più banalmente, ha trovato spazio in un centro storico che prima le era interdetto, presumibilmente approfittando del calo degli affitti e magari di politiche incentivanti.

Generalmente, il germogliare dell’arte e della cultura viene considerato – ed è – una benedizione. Tuttavia, è parimenti vero che può essere, al tempo stesso, un sintomo obliquo di decadenza. Esempi particolarmente noti ne sono gli ultimi secoli della Repubblica di Venezia o il Secolo d’Oro spagnolo; a mio modesto avviso, anche lo stesso Rinascimento, epoca di splendore artistico e culturale, ma politicamente velenosa.

Ciao.

Stan

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...