Mia cara Berenice,
agosto sta finendo e una pioggia scrosciante, improvvisa, si è abbattuta su Roma.
Stamattina, vedendo il cielo griglio e plumbeo, ho scrollato le spalle, ricordando di aver lasciato in ufficio al Ministero un ombrello, penzolante dalla spalliera di una sedia, perché non si sa mai: il cambiamento climatico è fatto di estati torride, ma anche di piogge monsoniche.
Non ho avuto bisogno di accendere l’aria condizionata; in compenso, l’umore della mia temuta regina era infernale. Ho risposto con diplomazia, una battuta sullo status del Trentino Alto Adige e la mia solita domanda di ferie settembrine.
È quasi settembre e tutto va bene. In “Quartieri alti” di Ercole Patti, uno dei racconti della raccolta è una magnifica ode all’autunno.
Un ungarettiano saluto.
Stan