Mia cara Berenice,
non adirarti con me. È davvero impossibile contenere le risate, al pensiero di tua madre accusata da padre Illich di essere una “serva del Nuovo Ordine Mondiale” per aver ospitato un cocktail pro vaccini.
E no, non è affatto vero che io “prenda l’intera faccenda troppo alla leggera”.
Vedi, nessuna società può funzionare senza mettere in preventivo l’esistenza e la pubblica azione di una consistente aliquota di imbecilli.
Facciamo un esempio concreto. L’Istituto Europeo di Statistica ci informa che la popolazione dell’Italia supera i sessanta milioni di unità.
Ipotizziamo che, di questi residenti, uno su cento sia un perfetto imbecille: una stima estremamente ottimistica, ne converrai con me. Anche così, ci ritroviamo con un esercito di seicentomila effettivi, sufficiente per sbarcare in Normandia o per assediare Leningrado.
Bada bene che ho circoscritto il mio reclutamento allo zoccolo duro di complottisti deliranti, senza includere cittadini più ragionevoli che, in assenza di un obbligo di legge, preferiscono non farsi somministrare un vaccino in regime di autorizzazione emergenziale. A costoro si possono muovere le più consistenti obiezioni, ma nel ristretto ed elitario club degli imbecilli non vanno ammessi.
Fatta questa basilare premessa, la pandemia in corso può evolvere, in Occidente, in due modi: favorevolmente o sfavorevolmente.
Nel primo caso, potremo dire che il nostro sistema liberale, bene o male, avrà tenuto; magari con qualche morto di troppo, magari con qualche caso di covid lungo che si trascina, ma avrà tenuto.
Nel secondo caso, bisognerà inferirne che hanno avuto ragione, in ordine crescente di importanza:
– il mio senso estetico, che mi suggerisce sempre più un’Italia monarchica e centralizzata, imperniata su Governo, Prefetti e Sindaci;
– i miei amici più conservatori, secondo cui va recuperato il principio di autorità e di gerarchia;
– la Cina, che scommette sulla superiorità del suo modello post-confuciano, autoritario e tecnocratico.
Sarà effettivamente un responso interessante, devo ammetterlo perfino io che, da sempre, reagisco con irritazione alle tesi secondo cui il Covid, come il Duce, avrebbe fatto anche cose buone.
Un saluto attendista.
Stan
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