Mia cara Berenice,
mi chiedi – giustamente – cosa sia questo grande accordo commerciale a trazione cinese di cui parla tanto la stampa.
La risposta è: non lo so. Non ancora. Mi devo documentare.
Per il momento, posso darti qualche nozione spicciola sul contesto.
A livello internazionale, la principale sede di coordinamento in quest’ambito è l’Organizzazione Mondiale del Commercio, con sede a Ginevra, estranea al Sistema ONU e impantanata da anni.
La pandemia, data la sua associazione con Wuhan, sembrava un’ottima occasione, in mano agli Stati Uniti, per indebolire la Cina, ma così non è stato.
La Potenza asiatica ne è anzi uscita rafforzata, trovando una soluzione non farmacologica prima ancora del rinvenimento di terapie e vaccini. Uno di questi ultimi, peraltro, sarebbe già in fase di somministrazione in Cina, a beneficio di quello che potremmo definire un pubblico selezionato.
C’è poi un ulteriore elemento di cui si parla pochissimo, ma che stuzzica enormemente la mia febbrile fantasia. Sto parlando dell’Organizzazione per la Cooperazione di Shanghai, un’alleanza russo-cinese annunciata nel 2001. Per la precisione, ne fanno parte anche altri Paesi asiatici, ma inevitabilmente richiama un asse Mosca-Pechino, peraltro non del tutto inedito.
Dammi tempo e ti invierò notizie più approfondite.
Un saluto e una promessa.
Stan
Rispondi