Mia cara Berenice,
ti scrivo mentre in TV danno “Dramma della gelosia (tutti i particolari in cronaca)” di Ettore Scola (Italia-Spagna, 1970), inserito nel palinsesto in memoria della grande attrice Monica Vitti, venuta a mancare ieri.
Appunto ieri è stato trasmesso “Polvere di stelle” di e con Alberto Sordi (Italia, 1973), forse il film più famoso della Vitti. Io sono uno dei pochi ad associarla a “La Tosca” di Luigi Magni, con Gigi Proietti (Italia, 1973).
Tornando a “Polvere di stelle”, esso narra la storia di un capocomico e una soubrette nell’Italia della Seconda Guerra Mondiale, catapultati sul palcoscenico di un’effimera notorietà quando la loro compagnia, a seguito di rocambolesche vicende, finisce nel Mezzogiorno liberato ed è l’unica a poter intrattenere le truppe americane. Poi i G-men entrano a Roma, la guerra finisce e si ripristinano le crudeli, spietate gerarchie del mondo dell’arte. I due non si rassegnano e diventano malinconici fantasmi che trascinano stancamente le loro catene per Roma, macerandosi nel ricordo della gloria che fu.
La Vitti, ovviamente, è stata omaggiata anche durante la seconda serata del Festival di Sanremo. Di questa kermesse ti ho parlato più volte, ma senza accennare al suo potere di dare vita – a volte posticcia, a volte tragicamente reale – al melodramma.
Nel 1967, in una camera dell’Hotel Savoy venne trovato morto uno dei concorrenti, il celebre cantante Luigi Tenco. Il caso venne archiviato come suicidio.
Nel 1995, un uomo tentò di lanciarsi dal loggione del teatro in diretta televisiva, prima di essere dissuaso dallo storico presentatore Pippo Baudo.
Due anni dopo, nel 1997, il duo musicale dei Jalisse vinse il Festival con la canzone “Fiumi di parole”, prima di scivolare in un rapido e inesorabile oblio. Esattamente come i protagonisti di “Polvere di stelle”, i due non si rassegnano. Ogni anno si candidano a partecipare al Festival e ogni anno la loro richiesta viene respinta: secondo il Corriere della Sera, sarebbe avvenuto venticinque volte. Quest’anno, hanno scritto al Presidente della Repubblica che ha risposto loro con nota del Consigliere Direttore dell’Ufficio di Segreteria: “Il Presidente della Repubblica ha ricevuto la Vostra email e mi incarica di ringraziarVi per le cordiali espressioni di stima indirizzategli e per il desiderio di sottoporgli il CD di canzoni inedite – il Vostro album scritto e pubblicato durante il lockdown – in cui è compreso anche il brano ‘Speranza in un fiore’, dedicato ai nonni purtroppo scomparsi in solitudine a causa del Covid-19. Al riguardo, potete gentilmente farlo pervenire alla mia attenzione all’indirizzo: ‘Palazzo del Quirinale, Piazza del Quirinale, 00187 Roma’. Sarà mia premura sottoporlo al Capo dello Stato”.
Uno straziato saluto.
Stan