Amici ritrovati

Mia cara Berenice,

tornare a casa è rassicurante, ma non del tutto, soprattutto dopo un’assenza protratta. Appunto dopo una sequela di ritorni avventurosi a Roma, un mio amico ha scherzato che la mia abitazione usa farmi pagare gli abbandoni, come un cagnolo che sfoghi l’ansia da separazione in dispetti.

Ieri, come appunto ti scrissi, me n’ero andato lasciandomi alle spalle la casa senza acqua. Un articolo di giornale da un lato mi aveva rivelato trattarsi di manutenzione programmata, dall’altro, con i toni allarmistici tipici della stampa dei giorni nostri, invitava l’utenza a fare “grosse scorte”.

Per giunta, arrivato in ufficio, mi ero accorto di non avere al polso l’orologio che la famiglia mi aveva regalato per i quarant’anni? Me l’avevamo forse rubato sul tram? Per quanto i borsaioli abbiamo mano leggera e chirurgica, mi pareva impossibile. Non solo il tram era mezzo vuoto, non solo erano saliti i controllori, ma il polso era coperto dalla giacca e dal giaccone. Pure, era strano l’avessi semplicemente dimenticato a casa… come mai non l’avevo preso dal comodino, insieme al fazzoletto e al cellulare?

Tornato a casa, la sera, un colpetto al rubinetto della cucina mi ha notificato il ripristino del servizio idrico. Quanto all’orologio, mi faceva l’occhiolino, ironico e sensuale, dai cuscini del divano, dove riposava dalla sera precedente, in cui mi ero gettato lungo disteso, stanco dopo un fine settimana di escursioni.

Tutto è bene quel che finisce bene.

Stan

Gnoseologia

Mia cara Berenice,

stamane mi sono alzato, ho fatto le consuete abluzioni e solo allora, provvidenzialmente, dal rubinetto ha smesso di uscire acqua, in modo subitaneo, netto e preciso. Avevo fretta di avviarmi verso il lavoro, perciò ho avviato le mie indagini solo a bordo del tram. L’ultima volta in cui si era verificato un caso simile, la rottura di una condotta aveva allagato un’intera strada, circostanza riportata, con dovizia di documentazione fotografia, dai gruppi Facebook di quartiere. Stavolta nessuna notizia, ma non ero certo di aver effettuato una consultazione accurata, complice il fatto che questa rete sociale funziona sempre peggio, come già ti scrissi.

Da Google, viceversa, ho appreso quasi subito che si trattava di manutenzione programmata lungo l’asse della Circonvallazione Gianicolense. Evidentemente, non vige più la prassi di dare preavviso di simili interruzioni del servizio mediante l’affissione di cartelli cartacei lungo le vie.

Rassicurato, nel sollevare lo sguardo dal display ho potuto notare che il cielo minacciava pioggia. Per decidere se gettare in borsa un ombrello pieghevole, avevo dato una rapida occhiata dalla finestra e mi pareva volgesse al bello. Non è ancora detto, però, che io abbia avuto torto. Al momento non piove, le nubi sono in rapido movimento e le previsioni meteo mi danno ragione.

Sempre sul tram, una ragazza straniera si lamentava in inglese con la sua amica su quanto fossero gelidi i taxi italiani. Di primo acchito, tale affermazione suscitava una certa perplessità, perché indossava una canotta poco più pesante e coprente di un reggiseno sportivo. Tuttavia, non c’è necessariamente nesso tra le due cose, non si può escludere fosse vestita pesante, quando l’ignoto tassinaro l’ha afflitta con il suo microclima artico.

Un profondo saluto.

Stan