L’esercito dei Macron

Mia cara Berenice,

ogni guerra è assurda, ma con la crisi in Ucraina si sta largamente passando il segno.

L’Ucraina non potrà mai essere ammessa nell’Alleanza Atlantica, finché la comunità internazionale considera la Crimea illegalmente occupata anziché annessa dalla Russia – per il semplice motivo che ciò farebbe scattare, in modo praticamente automatico, la clausola di mutua difesa prevista dall’articolo 5 del Trattato di Washington. Eppure, la Russia si ostina a chiedere la garanzia formale che l’Ucraina non sarà cooptata e la NATO continua a rifiutarsi di prestarla.

Nel frattempo, la stampa mondiale ride della foto del Presidente russo e francese che conferiscono alle due lontanissime estremità di un interminabile tavolo. A quanto pare, il signor Macron si sarebbe rifiutato di sottoporsi a un test COVID russo, per non lasciare il proprio DNA agli ex sovietici. Nel frattempo, durante la sua permanenza a Mosca, un intero sciame di agenti dell’FSB e del GRU gli avrà sfilato bicchieri, posate, fazzoletti, capelli, peli, campioni di sangue e di altri innominabili liquidi organici, diligentemente imbustando e sigillando ogni cosa in provetta, il tutto mentre ballava lo Schiaccianoci.

Con il DNA di Macron, i russi creeranno un esercito di cloni del Presidente francese che metteranno in fuga i difensori ucraini semplicemente rivolgendo loro un sorriso glaciale e insopportabile.

Au pas camarades!

Stan