La vaccinara

Mia cara Berenice,

non starò a descriverti la coda alla vaccinara e la relativa ricetta, rimandandoti all’uopo al portale Ricette Romane.

L’ho mangiata una sola volta, nel mio ristorante preferito di Trastevere. Il cameriere sorrise: “Sai che va mangiata con le mani, vero?”

La coda alla vaccinara arriva intera, immersa in copioso sugo. Non si può tagliare, perché ha l’osso all’interno, non si può che prenderla con le mani, salsa e tutto, e portarla alla bocca. Ne vale la pena? Sì e no. Sì o no, secondo i gusti e le inclinazioni personali.

Oggi un ristorante sulla Gianicolense proponeva, tra i piatti del giorno, la pasta alla vaccinara. Ho chiesto al cameriere come fosse condita e mi ha guardato – giustamente – come un cliente non particolarmente sveglio. La pasta, perfettamente al dente, era guarnita con sugo e pezzi di coda, compreso uno abbastanza grosso da ricordare il piatto originale, sotto una spolverata di pecorino. Trasudava romanità, senza essere un primo romano classico.

Il famoso attore e regista comico Checco Zalone, in tempi peggiori della pandemia, ha girato nientemeno che con Dame Helen Mirren il video musicale “La Vacinada”, con oltre sette milioni e mezzo di visualizzazioni su YouTube. Ha a che fare con la coda alla vaccinara? No.

Un secco saluto.

Stan