Mia cara Berenice,
ombre inquietanti si allungano sull’Urbe.
Le prime avvisaglie le ho avute ieri, quando, intorno alle 19.30-20.00 per evitare la folla, sono andato a cena all’apertura notturna del Mercato di Testaccio e non ho trovato la bancarella del pastrami. Ce n’era un’altra emiliano-romana altrettanto interessante, perciò non ho dato peso alla cosa; ma sbagliavo.
Ci tenevo molto a vedere “Delta” (Italia, 2022), perciò stamane ho consultato gli orari. Con mio enorme stupore, l’unico spettacolo pomeridiano era alle 14.30: pur essendo un assiduo frequentatore di cinema, non ricordo di aver mai messo piede in sala quell’ora, se non forse ai festival.
Poco male, ho pensato, brunch a Trastevere e poi cinema. Potevo anzi approfittarne per fare finalmente visita a un ristorante sempre pieno la sera, il cui menù brunch ha un interessantissimo rapporto qualità-prezzo. Arrivato sul posto, tuttavia, il cameriere mi ha gelato: il menù brunch è fruibile solo fino alle 12.30. Un brunch che chiude alle 12.30? A Roma? Il brunch non è un pasto domenicale, giorno in cui appunto ci si alza più tardi del solito? E non dovrebbe forse coprire l’intero arco temporale tra colazione (breakfast) e pranzo (lunch)?
Ho ripiegato su una vicina pasticceria francese che serve anche un ottimo salato, ho visto con piena soddisfazione il film ambientato nelle mie terre natie e mi sono avviato verso casa salendo sul Gianicolo. Ero ormai prossimo a uscire da Villa Pamphili quando, intorno alle ore 18.00, sul parco si sono abbattuti un acquazzone e una grandinata sfuggiti completamente al Servizio Meteorologico della nostra Aeronautica Militare, evidentemente troppo impegnata a sorvegliare le mosse dei bombardieri russi. Hai presente quella sensazione quando piove e tu hai l’impressione di essere l’unico a non avere l’ombrello? Non era certo questo il caso. Tutti sono stati costretti a ripararsi sotto gli alberi o perfino sotto i teli da pic-nic. Ho prestato il cellulare a una signora che, nel trambusto, aveva perso di vista marito e figli; dalla telefonata, peraltro, è emerso che costoro si erano tranquillamente incamminati verso casa.
Ho voluto così verbalizzare gli eventi sospetti di questo fine settimana. Come si dice, una volta è un caso, due una coincidenza, tra una cospirazione.
Un diffidente saluto.
Stan