Mia cara Berenice,
invecchiando, è fatale che io assomigli sempre di più all’italiano medio, ai limiti dello stereotipo.
Ieri sera ho mangiato una pizza napoletana con il lardo di Colonnata e la notte avevo, di quando in quando, un senso di arsura in gola che mi disturbava il sonno.
Stamane, sono andato al lavoro assonnato e irritabile, trovando insopportabile che ci fossero altre persone in autobus insieme a me e altri veicoli sulla stessa carreggiata del mio autobus.
Arrivato in ufficio, una sfilza interminabile di colleghi mi ha rimpinzato di caffè, senza peraltro svegliarmi – la bevanda nazionale per me è sempre stata acqua fresca, almeno in questo resto atipico.
È lecito, a questo punto, interrogarsi su quale sarà il prosieguo del mio fine settimana.
Stasera visione di “The Voice Senior”, sul primo canale della TV di Stato. Vorrei capire almeno di che tratta il programma, ma la descrizione datane nella guida TV non mi aiuta: “Terminate tutte le sessioni di Blind Audition, le tradizionali ‘audizioni al buio’ tipiche del programma, e superata la fase di ‘Cut’, per i concorrenti rimasti in gara è tempo di affrontare il temutissimo ‘Knock Out'”.
Forse farei meglio a seguire l’esempio del segretario del mio sindacato e osservare il Mercoledì delle Ceneri.
Domani spesa, pulizie di casa e cena in hamburgeria con gli amici; bisognerà prenotare il tavolo, lì è sempre affollato, perché ci sono i giochi per i bambini e le animatrici.
Domenica allo stadio, qualcuno che gioca in casa ci sarà. Sarà anche una buona scusa per scappare dal pranzo dai suoceri.
Forza Roma alè!
Stan