Mia cara Berenice,
ai tempi dell’Impero Britannico, gli inglesi la chiamavano Frontiera di Nord-Ovest, una sorta di terra di nessuno tra l’Afghanistan e l’attuale Pakistan. Le montagne e la struttura tribale della regione rendevano la guerriglia indomabile. L’unico modo di contenerla sarebbe stato controllare anche il lato afghano, ma i ripetuti tentativi in tal senso si risolsero in disastri militari.
Il Pakistan, probabilmente grazie alla maggior contiguità culturale e religiosa, riuscì, se non a invadere l’Afghanistan, a stringere con esso legami strettissimi, tanto che qualcuno si spinge fino a considerare Kabul un fantoccio di Islamabad.
Non a caso, durante l’occupazione sovietica, gli Stati Uniti e la NATO si servirono della decisiva intermediazione pakistana per far affluire ai mujahidin armi e aiuti.
Non a caso, quando dopo l’11 settembre 2001 il terrore dell’ira americana indusse il Pakistan a scaricare temporaneamente il Governo di Kabul, il regime talebano si sciolse come neve al sole.
Non a caso, quando i rapporti tra talebani e sponsor pakistani furono ripristinati (come dimostra l’ultimo rifugio di Osama bin Laden in Pakistan e la segretezza del raid americano per abbatterlo), il contingente militare internazionale finì col ritirarsi senza aver piegato la guerriglia talebana e il Governo filoccidentale si sgretolò come un castello di carte.
Da tempo mi chiedo per quanto tempo il pericoloso e ambiguo gioco pakistano potrà andare avanti. Credevo che, prima o poi, ci sarebbe stata una dura reazione americana o cinese, invece è accaduto qualcosa di diverso. Il sanguinoso attentato suicida contro una centrale di polizia pakistana a Peshawar ha acceso un faro sull’esistenza della costola pakistana dei talebani, denominata Tehrik-i-Taliban Pakistan.
In gioco, per Islamabad, c’è non solo il controllo della storica frontiera, ma quello, altrettanto precario, dell’estremismo islamico profondamente radicato e ramificato nel Paese, finora faticosamente mantenuto in endemia dai Governi militari – di cui per questo, probabilmente, Washington finge di non vedere le relazioni pericolose con il fanatismo.
Di certo, l’equilibrio nella Terra dei Puri diventa sempre più instabile… e il Pakistan possiede un arsenale nucleare.
Boom!
Stan