Mia cara Berenice,

sono le undici di sera e, sullo schermo televisivo, un maresciallo dei carabinieri in alta uniforme amoreggia con una signorina di buona famiglia.

“Che buon profumo! Lavanda?”

“No, Notti d’Oriente”.

Il maresciallo dei carabinieri ancora esiste, nella gerarchia dell’Arma, ancora è talvolta Comandante di Stazione, ma non è più quel maresciallo dei carabinieri.

Svanito, soppresso dal monoteismo imperiale contemporaneo, insieme al Preside, al Provveditore, al Prefetto, al Pretore, al Giudice Istruttore, declassati e fatti risorgere per pura convenienza in santini sbiaditi come il Dirigente Scolastico, il Direttore dell’Ambito Territoriale, il Capo della Prefettura-Ufficio Territoriale del Governo, il Giudice Monocratico di Tribunale, il Giudice per le Indagini Preliminari.

Davanti al Giudice Istruttore tremavano inquisiti, poliziotti e perfino Pubblici Ministeri. Il Giudice per le Indagini Preliminari subisce l’umiliazione dell’acronimo GIP.

C’è qualcosa di demoniaco e sinistro in abbreviazioni e acronimi. Sul Golgota, alla croce faceva sprezzante corona la sigla INRI, Gesù Nazareno, Re dei Giudei. George Orwell, ispirandosi alla mania sovietica per acronimi e abbreviazioni, li rese testate d’angolo della neolingua, la nuova lingua creata dal regime del Socing per ingabbiare il pensiero.

RSVP.

Stan