Mia cara Berenice,
confesso di non essere particolarmente sensibile al carisma del Pontefice regnante, eppure non riesco a togliermi dalla mente la sua allocuzione a sacerdoti e seminaristi di qualche giorno fa. Sostanzialmente, il Papa ha messo in guarda l’uditoria contro la pornografia che, diffondendosi attraverso la Rete Internet, spesso induce in tentazioni anche religiosi e chierici.
Chi ha fatto voto di castità non può avere rapporti sessuali o praticare la masturbazione. Quid, a questo punto, per quanto riguarda sogni erotici e polluzioni notturne?
Secondo la Summa Theologiae di San Tommaso d’Aquino, le polluzioni notturne e i “fantasmi” che le accompagnano non sono peccaminosi in quanto tali, ma posso esserlo “in causa”, se conseguenza dell’abbandono eccessivo a pensieri lussuriosi. In questo modo, il Santo coniuga l’opinione permissiva di Sant’Agostino con altre più rigorose.
Una zona grigia, dunque, che spiega come, soprattutto in passato, si confessassero al sacerdote i sogni impuri, ispirando scene cinematografiche memorabili come quella della cugina Genuflessa ne “Il marchese del Grillo” di Mario Monicelli (Italia-Francia, 1981), schiaffeggiata pubblicamente per aver fatto “sogni mandati dal Diavolo” con il marchese. Purtroppo per Genuflessa, monsignor Terenzio, il cappellano di casa, era poco scrupoloso quanto al segreto di confessione, tanto da assolvere sbrigativamente in pubblico il giovanissimo rampollo di casa, continua preda di peccati masturbatori dovuti agli umori preadolescenziali.
Chiusa la parentesi cinematografica, chi è titolare di un obbligo di castità ai sensi del diritto canonico? A rigore chiunque, comprese le persone sposate, comunque tenute alla “castità delle persone sposate”. Rinunciano tuttavia al diritto al matrimonio sacerdoti, sacerdoti celibi di rito orientale, monaci e monache, ma anche diaconi celibi e chi opta per varie “forme di vita consacrata”, come le vergini (in genere chiamate impropriamente “suore laiche”, categoria che invece comprende anche le converse conventuali), i Memores Domini di Comunione e Liberazione, i numerari dell’Opus Dei.
Un umido saluto.
Stan