Mia cara Berenice,
tra i ricordi delle estati passate in montagna durante l’infanzia ne ho uno particolarmente nitido che temo la dica lunga sui maschi di famiglia, compreso lo scrivente.
Mia zia aveva preparato non ricordo se una minestra, una zuppa o una vellutata. Secondo mio zio, in ogni caso, il risultato era stato eccessivamente denso, perciò sollevava ritmicamente un cucchiaio di liquido dal piatto per farvelo ricadere, monitorando con occhio clinico l’operazione, il tutto in un contesto spiccatamente teatrale.
Se fossero già esistiti gli smartphone, sarebbe stato un meme bello e pronto sugli ex e le minestre riscaldate.
Le minestre riscaldate… dare una seconda possibilità a cose e persone è giusto, ma talvolta a essere invece giusta – come diceva mia madre – è la prima impressione.
C’è un ristorante, sulla Gianicolense. Non mi ha mai attirato particolarmente. La prima volta mi ci hanno portato degli amici. Avevamo prenotato un tavolino all’esterno e ci hanno schiaffato all’interno, nel caldo soffocante dell’estate romana e nell’affollamento tipico degli esercizi di qui; non so se per questo o per qualche altro motivo, poi, ci fu un qualche litigio con il maître. Tendenzialmente, non ci vado, ma di quando in quando decido di dare loro una seconda possibilità – magari, lo ammetto, anche perché i locali vicini sono chiusi.
La penultima volta, non c’era modo di farsi arrivare il caffè. L’ultima – che potrebbe esserlo in assoluto – hanno insistito per “farmi assaggiare” delle polpette al sugo accompagnate da un’insalata con i bordi neri come la pece, roba che nemmeno un universitario fuorisede alle prime armi avrebbe messo nel piatto.
Veniamo alle piattaforme digitali di streaming. A tutti piacciono, a me no. Mi sono deciso ad abbonarmi ad Amazon Prime, perché il costo è ridicolo, dà diritto a qualche agevolazione sulle consegne di pacchi e ci sono tutte le stagioni di “The Office”.
La uso pochissimo, ma poco tempo fa hanno pubblicato una rassegna di noir scandinavi. Dopo aver scorso i titoli, mi sono detto: be’, qualcosa di interessante.
Negli ultimi venerdì, hanno cominciato a caricare gli episodi della serie “Inverso” con Chloe Grace Moretz e, per la prima volta, ero proprio eccitato all’idea di darci un’occhiata. Primo episodio, non male. Ora di andare a letto, ma leggiamo la sinossi del secondo: uno spoiler gigantesco mi colpisce in pieno viso, lasciandomi un occhio nero.
Insomma, a volte non c’è proprio verso – perdona il bisticcio con “Inverso”.
Un rassegnato saluto.
Stan