Mia cara Berenice,
che giorno era ieri? Martedì, dirai tu… ma un martedì diventa un lunedì, quando il computer della tua postazione non funziona. Nessun segno di vita. Encefalogramma piatto.
Sono andato in Segreteria Dipartimentale e ho fatto richiedere l’assistenza. Il tecnico è arrivato verso l’una. Come sospettavo, lo maledetta docking station aveva cessato di funzionare e la batteria del portatile si era completamente scaricata.
“Purtroppo,” gli ho fatto presente, “l’alimentatore ce l’ho a casa”.
“Non si preoccupi”.
“Ne va a prendere uno in magazzino?”
“Me lo faccio prestare da un suo collega”.
“E il collega?”
“Dovrà lasciarmelo solo dieci minuti, poi l’alimentatore della docking station riuscirà a proseguire il caricamento”.
E così è stato.
Per l’età, il modo di fare e quel modo di risolvere i problemi, creativo e pratico al tempo stesso, mi ha ricordato mio padre.
El tacon l’e pedo del buso, si dice in Veneto, la toppa è peggio del buco… ma solo perché è stata mal concepita o eseguita.
La toppa in quanto tale, in Italia, è il minuscolo ingranaggio che fa girare, il mattone su cui poggia tutto.
Ricordo una signora che trascorreva parte dell’anno in Germania – molti veneti lo fanno, perché gelatai o per altri motivi – descrivere con riprovazione e raccapriccio il modus operandi degli artigiani tedeschi: “Li chiami a riparare la lavatrice. Viene il tecnico e viene l’apprendista. Come prima cosa, si fanno consegnare gli schemi. Senza gli schemi, non fanno niente. Poi si mettono a lavorare con una flemma impressionante. Tu li guardi e sudi freddo”.
Un brivido.
Stan
PS: Le donne sono sempre freddolose. Mio padre, invece, avrebbe detto “pitost che veder un del genere lavorar, l’e mejo veder la casa che brusa”: piuttosto che vedere uno del genere lavorare, è meglio vedere la propria casa che brucia.