Addio, mia Regina

Mia cara Berenice,

a Bridgetown, capitale delle Barbados, si è tenuta una graziosa cerimonia, presenti il Principe Carlo del Galles e la cantautrice di fama mondiale Rihanna.

L’occasione era la proclamazione della Repubblica: fino a oggi o ieri, le Barbados erano una monarchia ed Elisabetta II il loro Capo dello Stato.

In base a un intricato groviglio di norme e prassi britanniche e internazionali, quando una colonia o un territorio britannico diventa indipendente, va a costituire una monarchia il cui Sovrano è lo stesso della Gran Bretagna; tale monarchia è automaticamente membro del Commonwealth, di cui Elisabetta II è il Capo.

Posto che il Capo dello Stato non risiede nella nuova Nazione, la Regina vi nomina un Governatore Generale; quest’ultimo è un cittadino della Nazione indipendente e – salvo casi eccezionali – non interferisce nella politica locale, limitandosi a svolgere un ruolo cerimoniale.

Inoltre, la Gran Bretagna e i Paesi del Commonwealth non si scambiano Ambasciatori, ma Alti Commissari.

Avvalendosi di un precedente stabilito dall’Irlanda, lo Stato in questione può, in ogni momento, assumere la forma di Stato repubblicana; in aggiunta a ciò, può anche ritirarsi dal Commonwealth.

La cerimonia tenutasi nelle Barbados non va confusa con quella tenutasi a Hong Kong nel 1997, sebbene anche in quel caso fosse presente il Principe Carlo, accompagnato dal Primo Ministro Tony Blair.

Hong Kong, infatti, non era mai diventata indipendente dalla Gran Bretagna. La Regina vi era sì rappresentata da un Governatore, ma quest’ultimo era un cittadino britannico con poteri effettivi, anzi quasi dittatoriali.

La città e i territori limitrofi furono ceduti alla Cina e, in quanto provincia cinese, non hanno mai fatto parte del Commonwealth.

Il Governatore britannico è stato sostituito da un Capo del Governo (Chief Executive) nominato da Pechino, con poteri altrettanto ampi.

Gli accordi anglo-cinesi, stipulati senza alcuna ratifica da parte di Hong Kong, prevedono che quest’ultima goda di prerogative autonomistiche piuttosto ampie, ma sempre più ignorate in concreto dal Governo cinese e, comunque, destinate a scadere nel 2046.

La Gran Bretagna ha lasciato nella città un gigantesco Consolato Generale, inaugurato dalla Regina Anna e preso d’assalto dagli hongkonghesi aventi status di cittadini britannici oltremare. Questi ex sudditi coloniali non sono in realtà cittadini britannici, ma dal 2021, con l’inasprirsi della repressione cinese, è stata loro aperta una corsia preferenziale per la concessione di visti di residenza nel Regno Unito e della cittadinanza britannica piena.

It’s a Long, Long Way to Tipperary!

Stan

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