Gli svizzeri

Mia cara Berenice,

a quanto pare, nella ridente Svizzera un pubblico esercizio si rifiutava di applicare le norme sanitarie emanate a seguito della pandemia. Per l’effetto, le Autorità confederali o cantonali hanno arrestato i titolari e collocato dei blocchi di cemento in corrispondenza dell’ingresso.

Come moltissimi veneti, mia nonna era stata emigrata in Svizzera e raccontava, con grande compiacimento, storie leggendarie sulla severità delle Istituzioni elvetiche: immigrati prelevati della polizia nel cuore della notte, condanne a morte clandestine eseguite nelle carceri pur non essendo previste dal Codice Penale, mariti violenti trascinati via in manette e messi al lavoro nelle lavanderie delle prigioni, con distrazione dello stipendio in favore della moglie. Pareva addirittura che un tale fosse stato espulso per aver superato in bicicletta un segnale di stop senza mettere il piede a terra. Per nonna, tutto ciò significava ordine, affidabilità delle istituzioni, buon governo e conformità al diritto naturale e al disegno divino.

Il Signor M. raccontava, con minore compiacimento, delle mense separate per i lavoratori italiani e “todeschi”, cioè svizzeri: un piatto unico per i primi, pasto completo per i secondi.

Più di recente, un mio vecchio amico, viaggiando mi pare tra Veneto e Lombardia, sbagliò treno e finì in Svizzera. Appena ebbe messo piede sul binario, il suo disorientamento venne captato da due agenti di polizia che lo rimisero, senza troppi complimenti, sul treno di ritorno.

Contro i nemici esterni, la Svizzera è ben difesa mediante un modello di esercito diffuso, in cui i cittadini custodiscono in casa le armi di ordinanza e vengono sottoposti a tornate di addestramento periodiche. Altrettanto ramificata sarebbe la rete di bunker e basi sotterranee scavati nelle profondità delle montagne, aggiornati durante la Guerra Fredda per resistere agli attacchi atomici.

Nonostante la sua neutralità, del resto, il Paese ha una fortissima tradizione militare. Gli svizzeri erano, in passato, mercenari rinomatissimi. Difesero Re Luigi XVI fino all’ultimo uomo nel 1792, difendono ancora oggi il Papa.

Figuriamoci se hanno paura di qualche negazionista.

Un saluto.

Stan

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