Mia cara Berenice,
da anni, ormai, su YouTube e sulla Rete in generale impazzano i video ASMR, un acronimo inglese che sta per Autonomous Sensory Meridian Response, risposta autonoma del meridiano sensoriale. Come spiega Federico Cella sul Corriere della Sera, si tratta di “una sensazione di rilassamento, a volte accompagnata da un formicolio alla base della testa e in altre parti del corpo”.
Cosa la provoca? Non è chiarissimo, ma, al tempo stesso, gli ASMR artist hanno un repertorio consolidato: sussurri, carezze, sfregamenti. La componente sonora, pur non monopolizzando lo spettacolo, ha certamente un peso determinante: infatti, ogni ASMR artist che si rispetti si esibisce dietro particolari, sensibilissimi, costosi microfoni.
Se la cosa abbia qualsivoglia fondamento scientifico, non te lo so dire.
Posso dirti che talvolta, in circostanze favorevoli, i video ASMR mi fanno addormentare – ma non è difficilissimo, nel mio caso.
Posso aggiungere che uno degli inneschi (trigger) usati dagli ASMR artist è il rumore della pioggia.
Ebbene, oggi io sono al Ministero, con la finestra dell’ufficio aperta sul cortile interno. Scende una pioggia lieve e costante, il primo maglione dell’autunno mi racchiude in un bozzolo di piacevole tepore e io fatico a restare sveglio.
Un bisbigliato saluto.
Stan