Mirabolanti avventure

Mia cara Berenice,

nonostante lo scarso entusiasmo suscitatomi da Bruxelles e dalla Commissione Europea – e lo scarso entusiasmo che io ho suscitato in loro – continuo a partecipare ai bandi dell’Ufficio Europeo per la Selezione del Personale. Restano infatti pur sempre meno impegnativi e più economici dei concorsi italiani. Inoltre, in caso di assunzione, il Ministero mi concederebbe un periodo di aspettativa corrispondente a quello di prova, al termine del quale potrei decidere liberamente se restarmene a Bruxelles o tornarmene a Roma.

Oltretutto, l’Ufficio aveva annunciato in pompa magna che sarebbe stato consentito sostenere le prove d’esame da remoto. Ci ho provato la settimana scorsa, ma è stato un disastro. L’operatore, collegatosi dalle Indie Orientali, non riusciva a leggere il mio passaporto e la connessione continuava a interrompersi, benché la mia WiFi funzionasse, a ogni altro fine, come di consueto.

Ho pertanto inviato all’Ufficio una mail piuttosto piccata e ottenuto di sostenere l’esame stamattina, in presenza, al solito centro d’esame. Purtroppo, a quanto pare non è più possibile scegliere l’orario, ma bisogna presentarsi alle otto e mezza spaccate.

Così, stamattina all’alba – almeno rispetto alle mie abitudini – ho preso il tram fino alla stazione di Trastevere e da lì l’autobus in direzione Millevoi.

Arrivato in zona Granai, sono sceso e, attraversato un parco, ho raggiunto il centro d’esame.

Conclusa l’incombenza, ho proseguito fino alle pendici di un imponente complesso residenziale circolare che dominava l’orizzonte e da tempo mi incuriosiva, scattando qualche fotografia.

Lì sono saltato sul primo autobus per il Teatro di Marcello e ne sono sceso a Eataly, dove ho acquistato un formaggio erborinato allo zenzero, un tortino di carote e una treccia di pane farcita di pomodoro.

A quel punto ho preso la metro, impresa piuttosto laboriosa a causa delle disposizioni covid, in ottemperanza alle quali erano stati interdetti due accessi su tre. Nell’atrio della Stazione Ostiense, mi sono imbattuto in un evento organizzato nell’ambito della Settimana Europea delle Ferrovie.

Avvertito dalla mia app che il Tram 3 stava per passare, ho lasciato perdere l’inospitale bunker della metro e, sul nuovo mezzo, ho attraversato Testaccio e percorso il viale di Trastevere, fino ad approdare alla stazione ferroviaria di partenza e, da lì, a casa.

Non era nemmeno mezzogiorno.

Credo di aver surclassato totalmente lo avventure di Astolfo e di Gulliver.

Un orgoglioso saluto.

Stan

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...