Macchine da guerra

Mia cara Berenice,

a differenza dell’anno scorso, non ti ho riportato analiticamente il calendario delle riaperture in Italia: un poco per stanchezza, un poco per pessimismo.

A ogni modo, i ristoranti possono servire pranzo e cena, ma esclusivamente all’aperto e fermo restando il coprifuoco alle ventidue. Secondo l’interpretazione più accreditata, entro tale ora il cliente deve essere a casa, non meramente alzarsi al tavolo; in molti casi, peraltro, le Forze dell’Ordine si attengono a una politica di tolleranza.

Comunque sia, sabato sono stato invitato a una cena in un ristorante giapponese all’Anagnina. Così, nel tardo pomeriggio, sono andato a fare due passi in centro storico, cosa di cui mi sono amaramente pentito per la folla e il caldo. Raggiunta a piedi Termini, ho preso la Metro A, di cui l’Anagnina è il capolinea.

Dalla stazione della Metro, basta fare due passi per raggiungere il ristorante, strategicamente posizionato.

Davanti al locale, un parcheggiatore in giubbotto catarifrangente smistava le auto. All’ingresso, ben quattro hostess tirate a lucido indirizzavano i clienti ai tavolini sotto i pergolati, gremiti. Si ordinava via tablet, formula all you can eat. Piatti buoni e variopinti, forse troppo variopinti. Un nugolo di camerieri. Il padrone cinese che veleggiava discreto tra i tavoli. Due turni. Insomma, una macchina da guerra.

I ristoranti così strutturati mi hanno sempre affascinato. Credimi, non c’è McDonald’s che tenga.

Un altro è a un tiro di sasso da casa mia. È specializzato in carne grigliata, ma ha un menù vastissimo, dai primi romani alla pizza, dalla paella al pesce. Tutto di buona qualità ed economico. Una sterminata distesa di coperti, dentro e fuori. Area giochi per bambini. Serate a tema, giropizza e girogriglia. Target smaccatamente familiare.

Nelle Venezie, abbiamo qualche pizzeria e griglieria di questo tipo. Ultimamente, spuntano come funghi ristopub che offrono principalmente due piatti: galletto alla griglia e pizza a metro. Musica ad alto volume, giovani cameriere in uniforme, arredamento a tema, aperitivi con fiumi di arachidi: target giovanile.

In tempi di pandemia, queste Festung sono altrettanti lampi di speranza. Non una ha chiuso, dalla prima ondata a oggi. Non una chiuderà. È certo.

Un commosso saluto.

Stan

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...