Mia cara Berenice,
la BBC riporta che, nel 2014, una coppia del Mile End di Londra consegnò al Dott. Kim Wagner della Queen Mary University un teschio umano. Da una delle orbite fu estratto il seguente biglietto ripiegato, scritto a mano ma ancora perfettamente leggibile: “Teschio di Halvidar detto Alum Bheg, del 46° Reggimento di Fanteria del Bengala, sparato dal cannone insieme a vari altri membri del Reggimento. Promotore dell’ammutinamento del 1857, di indole scellerata. A capo di un drappello, prendeva il controllo della strada per il forte, ove stavano dirigendosi, in cerca di salvezza, tutti gli europei. Il suo drappello sorprese e uccise il Dott. Graham, sparandogli nel suo calesse al fianco della figlia. La sua successiva vittima fu il reverendo Hunter, missionario, analogamente in fuga con moglie e figlie. Alum Bheg uccise il Sig. Hunter; la moglie e le figlie furono massacrate a bordo strada dopo essere state seviziate. Alum Bheg aveva circa 32 anni, era alto 5 piedi e 7 pollici e mezzo, era un indigeno di complessione sana. Teschio portato a casa dal capitano Costello (già capitano del 7° Dragoni della Guardia), in servizio al momento dell’esecuzione”.
Nel 1857, le truppe coloniali indiane della Compagnia delle Indie Orientali indiane si ammutinarono, ma la ribellione venne duramente stroncata dalla Compagnia e dall’esercito britannico. In settembre, dopo lungo e sanguinoso assedio, cadde Delhi e il funzionario William Stephen Raikes Johnson del Dipartimento Informazioni della Compagnia fece giustiziare i tre principi eredi al trono dell’India indipendente.
Oggi, Vikas Pandey della BBC scrive nuovamente da Delhi: “La città è sotto assedio”.
Qualche sera fa ho sentito l’India annoverata tra i “Paesi poveri” privi di infrastrutture sanitarie e bisognosi di assistenza sanitaria.
È stridente il contrasto rispetto alla gestione della pandemia in Cina, di cui l’ex Raj si candidava a essere contrappeso e forse anche avversario.
La fine di un sogno, dunque? È assolutamente troppo presto per dirlo.
Anche nel 1942 l’India Britannica pareva perduta: Singapore rovinosamente caduta, la Royal Navy in fuga addirittura verso l’Africa, i giapponesi e gli indipendentisti alle porte, il Congresso Nazionale Indiano che, proprio in quel momento, tentava di dare l’ultima spallata all’Amministrazione vicereale. Invece, in qualche modo l’Esercito Indiano fermò i giapponesi e fornì alla Gran Bretagna il più grande contingente volontario mai schierato; poi venne la pace e, con essa, l’inevitabile e meritata indipendenza.
L’India è l’unico Paese con un tale grado di complessità a essere governato in modo democratico e federale: non a caso, viene definito un subcontinente. Nemmeno il Brasile è un mosaico storico, etnico, religioso, culturale così psichedelico.
Sono profondamente convinto che la democrazia, pur essendo meno efficiente nel breve e medio termine, paghi su orizzonti più lunghi.
Tutto resta da vedere, dunque: in fondo, la Cina non ha ancora conquistato l’Himalaya.
Un gandhiano saluto.
Stan