Voce narrante maschile

Mia cara Berenice,

ricordi quando profetizzai che, in un futuro prossimo, avremmo avuto una fiction su un’investigatrice dei focolai Covid, interpretata da Alessandra Mastronardi?

Bene, allacciati le cinture, perché ho avuto un’idea ancora più brillante, tanto da considerare seriamente di presentarla alla TV di Stato.

Roma, 2021.

Per le strade infestate dai monopattini, si aggira una ragazza giovane e bellissima; informale, ma elegante.

Ha origini nordafricane, ma parla un italiano perfetto. La pratica per concederle la cittadinanza è incagliata al Viminale, a causa di un amaro cocktail di burocrazia e leggi restrittive. Ha due lauree, la prima in psicologia, la seconda in ingegneria informatica.

Lavora per la Polizia, per la Guardia di Finanza, per le Ambasciate straniere, per società informatiche, per clienti privati. Simula o sventa attacchi informatici, recupera foto e dati compromettenti, contribuisce alla cattura di hacker e pedofili.

Il suo nickname è Shahrazād, l’eroina de “Le mille e una notte”.

Potrebbe interpretarla Desirée Noferini, reduce da un ruolo analogo nella terza stagione de “L’ispettore Coliandro”.

Aspetta, aspetta, aspetta… non ho ancora disvelato il vero colpo di genio: la voce narrante.

La voce narrante è quella del ragazzo con cui la protagonista si frequenta. Italiano, italianissimo, anzi romano. Laureato in giurisprudenza, figlio di un diplomatico assente, nonostante la protezione paterna non è riuscito a passare il concorso per il Corpo Diplomatico e ha dovuto accontentarsi di un modesto posto di funzionario.

Chiaramente non all’altezza di lei – e spesso viene preso in giro per questo – è in parte innamorato, in parte spalla comica. Non hanno nemmeno una frequentazione ufficiale, per tutta una serie di motivi. Da una parte, non si vogliono irritare i fan dell’attrice protagonista; dall’altra, si preferisce tenere sulla corda il pubblico femminile a colpi di allusioni e baci mancati. Infine, in questo modo la produzione può vantarsi di offrire una “serie adatta alle famiglie, che non specula su scene erotiche o pseudo-erotiche”.

Che dici? Eh, che dici? Dovranno comprarla per forza. La pagheranno a peso d’oro… oh sì, a peso d’oro.

Un tintinnante saluto.

Stan

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