Mia cara Berenice,
bang! Uno sparo squarcia il silenzio lattiginoso dell’alba. Uccelli neri si alzano dai canneti. Canne brunite di doppietta. Odore di polvere da sparo. Stivali che sguazzano nella fanghiglia bagnata.
La caccia è uno dei principali temi dell’opera di Ernest Hemingway. Nelle savane bruciate dell’Africa, nelle viscere verdi dell’America, ma anche nelle acque epidermiche della Laguna di Venezia.
L’articolo 842, primo comma del Codice Civile, emanato nel 1942, recita: “Il proprietario di un fondo non può impedire che vi si entri per l’esercizio della caccia, a meno che il fondo sia chiuso nei modi stabiliti dalla legge sulla caccia o vi siano colture in atto suscettibili di danno”.
L’articolo 117 della Costituzione, promulgata nel 1947, attribuiva alle Regioni la competenza concorrente con lo Stato in materia di caccia.
In “Mio cugino Vincenzo” (USA, 1992), Marisa Tomei apostrofa in questi termini Joe Pesci, che l’aveva interpellata sui pantaloni giusti da indossare per la caccia: “Immagina di essere un cervo… te ne fregherebbe un cazzo di che pantaloni indossava lo stronzo che ti ha sparato?”
La riforma costituzionale del 2001 ha reso esclusiva la competenza delle Regioni in materia di caccia.
Anni fa, al Governatorato, contribuii a istruire il dossier relativo a una dura controversia con l’Unione Europea sul calendario venatorio.
Stamattina, infine, parlavo della pandemia con il ragionier R.
“Perfino mia madre mi ha borrito…” mi ha confessato.
“Che accidenti vorrebbe dire ‘borrito’?” Ho replicato io, pensando a qualche voce dialettale lombarda.
“Significa ‘rimproverare’,” mi ha rintuzzato. “Guarda che è italiano”.
Ho verificato al volo sul dizionario Treccani. Effettivamente, “borrire” o “borire” significa “far levare a volo la selvaggina a scopo di caccia”.
“Ora mi spiego,” ho commentato, “come mai, nelle Venezie, per affermare di aver rimproverato qualcuno, si dice che lo si è ‘levato da terra’. Pensavo si riferisse all’atto di prendere qualcuno per il collo e sollevarlo da terra o sbatterlo contro il muro. Invece no”.
Un richiamo da uccelli.
Stan
Un pensiero su “Caccia”