La leggenda dell’astemio benedetto

Mia cara Berenice,

oggi pomeriggio, dopo aver constatato che nel cast c’erano sia Rosario Dawson sia Mary Elizabeth Winstead, ho deciso di guardare “Grindhouse – A prova di morte” (USA, 2007) di Quentin Tarantino, in cui Kurt Russell interpreta un assassino astemio.

Stuntman Mike, questo il nome del personaggio, siede al bancone del bar e beve acqua tonica e lime, facendo culminare la serata in un Virgin Colada, ossa la versione analcolica del Piña Colada.

In tutto ciò, nessuno lo schernisce, né il barista né la pur pregevole bionda che sta cercando di agganciare.

“Beato lui!” Ho subito pensato.

Io, che non sono nemmeno astemio, ma semplicemente non bevo birra e per il resto mi limito ad assaggiare, sento le stesse battute trite e ritrite da quando sono in fasce.

Del resto, tutti sanno che con Iena Plissken non è il caso di scherzare… o forse, quando hai recitato in un film chiamato “Tequila Connection” (USA, 1988) insieme a Mel Gibson e Michelle Pfeiffer, sei al di sopra di ogni sospetto.

Per quanto, a mio avviso, il più memorabile monologo sull’alcol sia quello, dedicato al bourbon, di Nicholas Cage in “Via da Las Vegas” (Francia-GB-USA, 1995).

Un bacchico saluto,

Stan

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