Mia cara Berenice,
per la seconda volta in pochi giorni, mi ritrovo a citare la serie televisiva “L’uomo nell’alto castello”, in cui il Reichsführer John Smith governa gli Stati Uniti per conto di Berlino (almeno teoricamente).
È di ieri l’annuncio del primo vaccino – se non vogliamo contare quello russo e cinese – da parte della Pfizer, società americana fondata nel 1849 dal tedesco Charles Pfizer.
Gli americani di origine tedesca sono una componente poco nota del Melting Pot americano, appunto perché perfettamente integrati, tanto da essere considerati WASP a tutti gli effetti.
Gli Stati Uniti hanno combattuto contro la Germania due Guerre Mondiali, ma nonostante questo – anzi, proprio per questo – devono molto ai tedeschi.
Nel 1933 arrivò dalla Germania un certo Prof. Albert Einstein che, in data 2 agosto 1939, indirizzò al Presidente Franklin D. Roosevelt una lettera avvertendolo della possibilità della creazione della bomba atomica e invitandolo ad “accelerare gli esperimenti” in materia, visto che “la Germania ha effettivamente bloccato la vendita di uranio proveniente dalle miniere cecoslovacche conquistate. L’adozione di un provvedimento così tempestivo può forse essere spiegata con il fatto che il figlio del sottosegretario di Stato tedesco von Weizsacker lavora al Kaiser Wilhelm-Institut di Berlino, dove si stanno attualmente replicando alcuni degli esperimenti americani sull’uranio”.
Dopo la guerra arrivò, dal poligono di Peenemunde, il Prof. Wernher von Braun, l’inventore dei razzi V-1 e V-2. Per gli Stati Uniti, i suoi vettori d’acciaio trasportarono testate nucleari e uomini nello spazio.
Un sibilante saluto.
Stan
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