Mia cara Berenice,
un fatto curioso e banale al tempo stesso.
Sono stato alla Casa della Storia Europea, dove – nell’ambito di una serie di iniziative per festeggiare la riapertura dei musei di Bruxelles – erano in programma vari eventi, fra cui un “juke box poetico” (sostanzialmente un recital) a tema ribellione.
Ho ascoltato l’attrice con grande piacere, pur non afferrando in ogni loro sillaba i versi declamati in francese.
Ebbene, quasi a ripagarmi di questo piccolo sforzo, l’ultima poesia era in italiano.
Più che poesia, canzone, “La Lega”, un canto socialista intonato dalle mondine che, all’Italia e al mondo, hanno dato anche le note di “Bella ciao”, inno ufficioso della Resistenza durante la Seconda Guerra Mondiale.
Per il resto, il museo era interessante, anche se, a mio modesto parere, un poco disordinato nell’esposizione.
Ti consiglio di scaricare lo spartito della canzone, in modo da suonarla al piano a tua madre, come Elena Sofia Ricci, ne “In nome del popolo sovrano” (Italia, 1990) intonava “Se il Papa è andato via” di Nicola Piovani in faccia alla nobiltà nera.
Rammenti?
Uno speranzoso saluto.
Stan