Mia cara Berenice,
il prossimo fine settimana si vota.
In Veneto per il Governatorato, in tutta Italia per un referendum costituzionale confermativo.
“Volete voi,” verrà chiesto plebiscitariamente agli italiani, “ridurre il numero dei parlamentari?”
Il quesito si riferisce ai membri del Parlamento nazionale, attualmente composto da quasi mille fra deputati e senatori.
Come puoi immaginare, il “sì” è in ampio vantaggio, ma il fronte del “no” sta rimontando, capitanato da giuristi e intellettuali di peso.
No, non ti dico come voterò. Come Bruto, non voglio offendere quegli uomini d’onore.
Molto meno controverse le elezioni nelle Venezie, dove il Governatore uscente riceverà così tanti voti che potrà farsi proclamare Doge o addirittura Imperatore d’Oriente – pare siano bizantine, infatti, le origini della Serenissima.
Non è ancora vacante, invece, la poltrona assisa sul Campidoglio, con i maggiori partiti ancora alla ricerca di un candidato da contrapporre al Sindaco uscente.
Per il Partito Democratico, si fa il nome di Monica Cirinnà, la parlamentare prima firmataria della legge che ha riconosciuto giuridicamente le convivenze more uxorio e le unioni omosessuali.
Fu una dura battaglia che richiese anche i voti di un partitino cattolico.
In Italia non ci si annoia mai.
Un patriottico saluto.
Stan
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