Mia cara Berenice,
temevamo fossero ormai lontani i bei tempi in cui la Cortina di Ferro lambiva Trieste e l’Italia era una fantasmagoria, un arazzo in cui pugnavano, ululando, la Morte, i Servizi Segreti, la Mafia, la Banda della Magliana, i Partiti, i Sindacati e altri demoni.
Invece, dopo i sospetti che hanno inseguito la missione di assistenza russa, ecco che un ufficiale francese viene arrestato, in una nostra base NATO, per spionaggio al soldo di Mosca; forse, trattandosi di un ufficiale, si configura addirittura un’ipotesi di tradimento o alto tradimento.
Debbo sperare che al Viminale non siamo troppo in allerta, perché questa casa è diventata una vera e propria centrale di spionaggio cinese, irta di antenne: computer Huawei acquistato per il lavoro agile, cellulare Huawei caduto sul campo e sostituito da un giovane Xiaomi.
Xiaomi che, apprendo con ingenuo stupore da anziano stasera, è in grado di mimare senza difficoltà il telecomando di TV LG e condizionatore Panasonic, espugnandone le difese in un battito di ciglia.
Insomma, l’Occidente arranca, il Dragone ruggisce, coadiuvato da involontarie quinte colonne come il sottoscritto.
Mi auguro che in Austria vi stiate attrezzando per l’autarchia tecnologica. “Su supplica dell’Istituto Tecnico Imperiale, Sua Maestà ha concesso un brevetto con diritto di privativa…”
Un colonizzato saluto.
Stan
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