Aristotele

Mia cara Berenice,

another Premio Strega winner bites the dust. Ho abbandonato l’ennesimo mattone che cercava amorosamente di accompagnarmi nei pozzi neri dell’animo umano, come se non li conoscessi a menadito.

Della collana, sono riuscito a portare a termine “Resistere non serve a niente” di Walter Siti – dove almeno si parla di finanza internazionale – e “La ragazza con la Leica” di Helena Janeczek – che almeno è ambientato sullo sfondo della guerra civile spagnola. Mi aspetto una relazione abbastanza serena anche con “M” di Antonio Scurati, dedicato alla figura di Mussolini.

Non c’è che fare, io ho bisogno di una dimensione pubblica.

L’ultima vittima del mio tedio alla Maria Antonietta è stato “La scuola cattolica” di Edoardo Albinati che, teoricamente, dovrebbe illustrare come i ragazzi di una scuola privata di Roma si siano ritrovati implicati in alcuni terrificanti fatti di cronaca nera, ma dopo decine di pagine indugiava ancora a scandagliare la psiche adolescenziale, oltretutto in modo nemmeno troppo aderente al contesto specifico. I preti, insomma, c’entravano poco e lo dimostra il fatto che il romanzo – o meglio i capitoli che ne ho letto – mi hanno riportato al mio statalissimo Liceo Ginnasio, dove non si vedeva una tonaca nemmeno nell’ora di religione.

Proprio stamattina immaginavo l’aula di una generica scuola superiore in cui un altrettanto generico professore di filosofia – rigorosamente laico com’era il mio – illustrava alla lavagna – quella vecchia, d’ardesia – il principio aristotelico di non contraddizione: “Una cosa non può, al tempo stesso, essere e non essere una determinata cosa”.

Regola che forse non è stata contraddetta – perché impossibile da contraddire -, ma certamente sfidata dagli organizzatori dell’estate romana nel momento in cui hanno annunciato che, nell’arena trasteverina di San Cosimato, le proiezioni ci saranno, ma forse senza film. Ciò a causa di una controversia con i distributori e l’Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche che, a detta degli organizzatori, starebbero boicottando le arene estive gratuite, tanto da far muovere l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato.

Gli spettatori, perciò, beneficeranno di una suspense degna di Hitchcock ancora prima che il film cominci.

Non ci si può lamentare, insomma.

Un saluto di profilo.

Stan

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