Maratona

Mia cara Berenice,

sai perché la giraffa è fatta così? Perché è stata progettata da una commissione (stacco di batteria). La stampa ironizza molto sulla babele di gruppi di lavoro nominati in questo periodo dal Governo, con l’aggravante dell’utilizzo della locuzione inglese “task force”.

Il Sole 24 Ore ha censito quindici task force nazionali e trenta locali, per un totale di 450 nominati. Una, in seno al Ministero dell’Ambiente, è dedicata alla finanza sostenibile, un’altra al contrasto alla disinformazione (fake news); la mia preferita, peraltro, resta quella “Donne per un nuovo Rinascimento”, nominata dal Ministro per la Famiglia.

Una maratona burocratica che si spera possa almeno produrre una maratona fisica. Nel ping pong fra Comitato Tecnico Scientifico, Commissione Socio Economica (Commissione Colao) e Cabina di Regia Stato-Regioni, starebbe rimbalzando l’ipotesi di eliminare, a partire dal 4 maggio, il limite della “prossimità all’abitazione” per l’attività sportiva all’aperto. Limite oltretutto declinato diversamente da diversi Governatorati e Prefetture.

Se questa indiscrezione sarà confermata, riprenderò la mia prassi serale della passeggiata lungo i Colli Portuensi, ma potrei anche spingermi fino a Trastevere. Il vero salto di qualità verrebbe se riaprissero Villa Pamphili, sbloccando (unlocking) il mio collaudato itinerario Villa-Gianicolo-Trastevere. Normalmente, arrivato alla fine torno a casa in tram, ma potrei farcela anche a piedi.

L’esercizio fisico costituirebbe, in tal modo, un elemento di continuità fra la quarantena stretta e quella attenuata, avendoci la prima abituato, come già ti accennavo, alle maratone televisive.

Ieri sera, invece, rispondendo agli inviti degli esperti a fare bricolage, ho costruito la mia personale maratona artigianale, mettendo insieme “L’amore bugiardo – Gone Girl” (USA, 2014) su un canale e “Le vite degli altri” (Germania, 2006) su un altro; gli orari non collimavano perfettamente, ma il risultato è stato comunque oltremodo appagante.

A metà del primo film, un amico che non va tanto per il sottile mi ha letto nel pensiero.

“Fra poco arriva la Ratajkowski”.

“Preferisco la Pike”.

Dopo cinque minuti, ha dovuto ammettere: “Hai ragione”.

È raro che mi dia ragione.

Una serata di soddisfazioni, insomma.

Tuo,

Stan

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