Anni ’20

Mia cara Berenice,

tutti noi abbiamo visto, nei film o nelle serie americane, i protagonisti accoccolati su un divano a mangiare cibo cinese da asporto, presumibilmente consegnato a domicilio.

In Italia usa relativamente meno, si cucina in casa o si va a mangiare fuori.

Da una parte, la pandemia non ha intaccato lo status quo, anzi l’ha accentuato. La gente cucina furiosamente, le reti sociali pullulano di preparazioni casalinghe e l’articolo più difficile da trovare nei supermercati – in un Paese dove la filiera alimentare ha retto finora in modo eccellente – è il lievito, fagocitato dagli impasti di pizze e dolci.

Al tempo stesso, tuttavia, i ristoranti si sono riciclati massicciamente con le consegne a domicilio, alcuni sfruttando ben note piattaforme digitali, altri attrezzandosi in proprio.

Questo mi lascia ben sperare per la ripresa. Non è impossibile immaginare che un ristorante lavori a buon ritmo, facendo leva su un numero ridotto di tavoli e sull’inedito canale delle consegne.

Maggior preoccupazione destano i bar, ma anche su questi voglio indirizzare un raggio di speranza. Quando si riavrà un barlume di vita sociale, le gente avrà bisogno di un campo neutro per incontrarsi, dato che diventerà riluttante a ricevere ospiti in casa. Ecco dunque i bar, tenuti a garantire una stretta igienizzazione, mettere a disposizione i nuovi tavoli appartati (suonerà meglio chiamarli VIP o privé?), un po’ come la Zona Demilitarizzata consente alle due Coree di sfiorarsi e conferire.

Naturalmente questi bar, per rientrare dei costi, dovranno offrire aperitivi più rinforzati – avvicinarsi insomma ai ristoranti – e magari offrire altri servizi, come la musica dal vivo o location particolarmente suggestive. Il semplice caffè potrebbe essere offerto allo sportello in bicchieri di carta, con l’obbligo di consumarlo durante il passeggio – e magari lo sportello potrebbe dare direttamente sulla strada, come già avviene in certi esercizi.

Anche se tendenzialmente non sono ancora pronto a riconoscere che “la pandemia ha fatto anche cose buone”, non ti nascondo che potrebbe uscirne fuori una movida più democratica, orizzontale e di qualità, in cui l’utenza non ingorga solo un pugno di locali lasciando gli altri vuoti e, magari, è costretta a conversare.

In tutto ciò, non pensare per un momento che voglia atteggiarmi a moralista. Già in tempi non sospetti, deprecavo coloro che inveivano contro gli smartphone, la connettività e la wifi, e ora si ritrovano a ringraziare in ginocchio per la loro esistenza.

Soprattutto, pur non essendo io un esempio di calore mediterraneo, resto convinto che la nuova vita socialmente distanziata lascerà fatalmente insoddisfatti alcuni bisogni viscerali, ancestrali dell’uomo.

Quale sarà la reazione della società nel medio termine, passata cioè la grande paura? Vi sarà una violazione sistematica delle regole, come avvenne durante il Proibizionismo o in periodi di borsa nera?

Non è scontato, in fondo abbiamo sopportato disciplinatamente due Guerre Mondiali e svariati decenni di Guerra Fredda, con l’aggiunta italica degli Anni di Piombo.

Molto dipenderà dal tasso di mortalità del virus, quando si riuscirà a determinarlo in maniera attendibile. L’ultima stima dell’Organizzazione Mondiale della Sanità parla del 3,4 per cento, valore che a mio parere potrebbe essere sovrastimato piuttosto che sottostimato. È vero, infatti, che in molte vittime non sarà stato possibile accertare il coronavirus e, magari, qualche giurisdizione screma i casi di comorbilità; ma è ancora più vero – ritengo – che molti contagi non saranno stati registrati, soprattutto nella fase iniziale.

Se dunque il responso fosse di un numero intorno al tre, mi parrebbe più plausibile lo scenario del Proibizionismo. D’altronde, non siamo forse negli anni ’20?

Prepara la Thompson, dunque.

Ti saluto, pupa.

Stan

Un pensiero su “Anni ’20

Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...