Dan Brown in Lombardy

Mia cara Berenice,

oggi ti parlerò – rullo di tamburi, seguito da voce roca e inquietante – di una casa di cura maledetta; hai sentito come ho strascicato le sillabe, su maledetta?

Stai tranquilla, non ti attende un film horror di serie B, devo anzi raccontarti una storia particolarmente antica e nobile: quella del Pio Albergo Trivulzio, una casa di cura fondata per lascito testamentario da un nobile milanese addirittura nel XVIII secolo.

Oggi, il Pio Albergo fa parte degli Istituti Milanesi Martinitt e Stelline e Pio Albergo Trivulzio, un ente pubblico della Regione Lombardia.

Ebbene?, dirai tu. In cosa consiste questa maledizione? C’è forse il fantasma di qualche illustre paziente che percorre nottetempo i corridoi, ululando e scuotendo catene?

In un certo senso. Il 17 febbraio 1992 il Presidente del Pio Albergo, il politico Mario Chiesa del Partito Socialista Italiano, venne arrestato dalla polizia nell’atto di incassare una tangente. Fu la prima tessera a cadere in un domino forsennato di ulteriori arresti, suicidi, scioglimenti di interi partiti politici, morte di una Repubblica, il tutto noto come Tangentopoli o Mani Pulite. Il segretario del Partito Socialista in persona, l’ex Presidente del Consiglio Bettino Craxi, morì in Tunisia per sfuggire all’arresto.

La tragica catena di Mani Pulite è ritratta in una scena magistrale – ma lo sono tutte – de “Il divo” di Paolo Sorrentino (Italia-Francia, 2008). Al ciclone giudiziario, la TV di Stato ha recentemente dedicato una serie trilogia, “1992”, “1993” e “1994”, con la mia beniamina – ma lo è di tutti – Miriam Leone. Quanto all’esilio di Craxi, ha ispirato il recente film “Hammamet” di Gianni Amelio (Italia, 2020).

Ebbene, in piena pandemia il Pio Albergo Trivulzio è di nuovo nell’occhio del ciclone, con un’indagine amministrativa aperta dal Ministero della Salute e una giudiziaria della Procura di Milano. Anche la Regione Lombardia ha nominato una Commissione d’Inchiesta. Gli organi direttivi dell’albergo non solo avrebbero causato, con la loro negligenza, decine di vittime fra gli ospiti, ma avrebbero anche occultato, con metodi nordcoreani, il materializzarsi stesso del virus, armato di falce, nei corridoi della struttura.

Del resto la sanità lombarda, pur essendo ritenuta eccellente, è da sempre al centro di sospetti e intrighi. Occorre premettere che il Servizio Sanitario Nazionale italiano, a onta del nome, è gestito in via prevalente dalle Regioni, la cui principale competenza è appunto la sanità.

Per anni, la Regione Lombardia è stata Roberto Formigoni, esponente della destra e di Comunione e Liberazione, per il diritto canonico Fraternità di Comunione e Liberazione.

Cos’è Comunione e Liberazione? Questa è la loro presentazione ufficiale. A me è difficile aggiungere altro, per i motivi che esporrò di seguito.

Comunione e Liberazione aveva una Diaconia a T., dove frequentai l’Università. Con la mia consueta naïveté, ignorai bellamente la loro stessa esistenza per cinque anni, finché non vinsi il concorso di assistente e conobbi una loro esponente avente lo stesso ruolo.

Frequentai per un periodo le loro riunioni settimanali, che chiamano “scuola di comunità”, e i loro esercizi spirituali annuali di Rimini. Smisi perché al loro interno mi parvero parecchio litigiosi e perché avevo l’impressione che si parlasse di un misto fra filosofia e psicologia, piuttosto che di religione. Altro non posso dire. Il mio ricordo di quell’esperienza è totalmente neutro. Non ci ripenso mai e non sono rimasto in contatto con nessuno di loro.

Non ebbi mai contatti con il loro braccio economico, la Compagnia delle Opere, che ha fama di essere molto presente nel sistema sanitario lombardo, noto a sua volta per l’ampio spazio lasciato alle strutture private.

Non siamo qui, del resto, per sostituirci ai magistrati o anche solo ai giornalisti, ma per raccogliere suggestioni. Sotto questo profilo puramente letterario, la Lombardia e Milano – per cosmopolitismo, scandali, intrighi e intrecci fra poteri civile e religioso ormai dimenticati nel resto d’Italia – si portano dietro una distinta atmosfera alla Dan Brown, molto più degli Uffizi, del Vaticano o del CERN di Ginevra.

Nel 2011 si registrò il crac della Fondazione Tabor che controllava il celebre Ospedale San Raffaele di Milano, di cui era Presidente il sacerdote don Luigi Maria Verzé.

Nel 2012 Formigoni, dopo un regno che sembrava interminabile, diede le dimissioni dopo che gli arresti gli avevano, letteralmente, decimato la Giunta.

Attualmente, la Regione è in mano a una destra di diversa estrazione. Quanto al sistema sanitario, è possibile che, finita la pandemia, venga sottoposto a uno scrutinio non superficiale, data la violenza inaudita con cui il coronavirus si è abbattuto su certe province lombarde.

Io e te, nel frattempo, ci limiteremo a farci cullare e deliziare da questi prelibati dolcetti milanesi che col loro sapore ci riportano indietro nel tempo, a quando il vescovo di Milano rivaleggiava in potere con l’Imperatore e il Papa. Non è un caso, del resto, se nel cuore della città sorge un Duomo secondo, per fama, alla sola Basilica di San Pietro. Un’ombra gettata su Roma ancora ai giorni nostri, nei quali l’antica Mediolanum viene da più parti salutata come capitale morale d’Italia.

Personalmente, non sarò soddisfatto finché l’attuale Arcivescovo di Milano non potrà schierare un corpo analogo alla Guardia Svizzera o alla Gendarmeria.

Un caro saluto militare.

Stan

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